Quando la tecnologia cambia il volto del settore automotive
Già da lunedì 8 gennaio è in corso a Las Vegas il CES, acronimo di Consumer Electronics Show, la più importante fiera al mondo sulla tecnologia e l’hi-tech. Tante le aziende presenti, conosciute o meno, praticamente onnicomprensiva la mostra dei prodotti: smartphone, TV ed elettrodomestici vari, fitness tracker e smartwatch, software aziendali per l’analisi dei dati raccolti e l’utilizzo di realtà aumentata e virtuale negli allenamenti quotidiani.
Quando, poi, la tecnologia incontra l’Automotive vengono fuori soluzioni come quelle di Mercedes e di Bosch.
Si chiama MBUX, Mercedes-Benz User Experience, il sistema multimediale di infotainment con tre livelli di interazione, in produzione in serie sulla nuova Classe A dal 2018: la casa di Stoccarda lo ha presentato durante la conferenza di Las Vegas e debutterà a Marzo al Salone di Ginevra.
Di cosa si tratta? Di un vero e proprio “Ambrogio 4.0” marcato Mercedes: un sistema di interazione uomo-auto, un vero e proprio assistente, capace di parlare in 30 diverse lingue, di apprendere velocemente e adeguarsi alle abitudini del conducente e dei passeggeri. MBUX parla, pensa e obbedisce alle richieste, dalla ricerca di un ristorante alle domande sul meteo.
Basterà un “Ehi Mercedes, fa caldo!” , per far sì che MBUX autonomamente proceda all’accensione dei sistemi di refrigerazione all’interno dell’auto. La casa di Stoccarda parla già di “collegamento emozionale“: <<Con MBUX – dice Sajjad Khan, vicepresidente Digital Vehicle & Mobility di Daimler – abbiamo compiuto un altro passo per trasformare il veicolo in un assistente mobile>>.
Il sistema funzionerà online e offline, per permetterne un utilizzo anche in assenza di connessione.
Al CES di Las Vegas 2018 è presente anche Bosch, concentrata sullo sviluppo di Tecnologie al servizio delle Smart City: un esempio è il servizio di community-based parking con cui l’auto individua, durante il percorso, e misura automaticamente lo spazio necessario per il parcheggio, “dirottando” il conducente verso i parcheggi liberi, evitandogli lo stress della ricerca.